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Mal di orecchie: rimedi
31 luglio 2023

Mal di orecchie: rimedi

Una delle parti del corpo più delicate, cui non sempre si presta la dovuta attenzione, è quella dell’orecchio, organo che nella bella stagione è spesso esposto a vari tipi di problematiche.

Uno dei disturbi più fastidiosi, che colpisce numerosi soggetti, nel periodo estivo è il mal d’orecchie. Un problema che si origina soprattutto dall’esposizione prolungata all’acqua e all’umidità, situazioni che potremmo trovare in piscina o durante le vacanze al mare. Ecco i nostri consigli per porvi rimedio:

Mettetevi a sedere. Qualche minuto in posizione verticale diminuisce il gonfiore e comincia a far scorrere via il liquido dalle trombe di Eustachio. Anche inghiottire fa diminuire il dolore. Se ci riuscite, tenete la testa un po’ sollevata quando dormite, per assicurare un miglior drenaggio.

Accendete l’asciugacapelli. Il trucco del nonno, che vi soffiava il fumo della pipa nell’orecchio dolorante, aveva una base razionale. Non era il fumo a diminuire il dolore, ma il calore del fumo. Per ottenere lo stesso risultato senza mettere in crisi i polmoni, accendete il phon a una temperatura moderata. Poi, tenendo il getto a 50-60 centimetri dall’orecchio, dirigete l’aria tiepida sull’orecchio dolorante.

Una pezza con il sale. Sempre a proposito dei nonni, il rimedio più antico resta anche quello più efficace: il contatto diretto dell’orecchio con il sale bollente. Procedimento molto semplice: scaldate il sale doppio, quello che usate in cucina, e mettetelo dentro un panno, o anche in un calzino. Poi passate la stoffa molto calda e con all’i8nterno il sale proprio sull’orecchio e mantenetela applicata per qualche minuto.

Muovete l’orecchio. Questo è un test per capire se avete un’otite esterna (come l’otite da piscina) o un’otite media (infezione dell’orecchio medio). Prendete fra le dita il padiglione dell’orecchio. Se potete muovere l’orecchio senza farvi male probabilmente il problema è nell’orecchio medio. Se il movimento del padiglione vi fa male, allora l’infezione è nel canale esterno.

Per prevenire l’infezione sono fondamentali poche regole igieniche:
risciacquare con acqua dolce le orecchie dopo il bagno in mare o in piscina e asciugarle bene con l’asciugamano.
indossare la cuffia quando si va in piscina;
evitare l’utilizzo di cotton fiocc, che alterano la pellicola di batteri naturalmente presente lungo il condotto uditivo, che ha funzioni anche protettive. Per rimuovere il cerume che si deposita all’esterno del condotto basta semplicemente un asciugamano o un fazzoletto.

In alcuni casi il mal d’orecchio non è causato da un’otite, ma da un più banale tappo di cerume, che – essendo per sua natura igroscopico (cioè in grado di assorbire acqua) – se bagnato aumenta il proprio volume, premendo contro le pareti del condotto e procurando dolore. In questo caso il paziente avverte un senso di ovattamento, come di orecchio chiuso e di abbassamento dell’udito. In tale evenienza l’otorino aspirerà il tappo.

In altri casi, più frequentemente, la sensazione di “orecchie piene” dopo che si è andati sott’acqua può essere dovuta semplicemente al rapido cambio di pressione.

Così come succede quando si va in aereo, anche andare sott’acqua determina una variazione della pressione all’interno dell’orecchio medio per una non corretta compensazione. Per risolvere il fastidio, ristabilendo la giusta pressione, basta compiere deglutizioni ripetute per qualche minuto o simulare la soffiata di naso.


In altri casi invece il rapido cambio di pressione in conseguenza ad una immersione, tuffo, decollo o atterraggio in aereo, è la causa dell’otobarotrauma, una grave condizione clinica che si manifesta con dolore, abbassamento dell’udito, ovattamento, e talvolta associato a ronzii e vertigini. È un trauma dell’orecchio interno, una condizione di urgenza, che necessita una rapida e corretta diagnosi per una tempestiva terapia farmacologica per evitale danni permanenti.

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